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Papa Martino V

Papa Martino V

Da: it.wikipedia.org

Notizie: (Genazzano, 1368 - Roma, 20 febbraio 1431) Martino V, nato Ottone (o Oddone) Colonna , fu il 206esimo Papa della Chiesa cattolica dal 1417 alla morte. Fu eletto dal concilio di Costanza, che doveva risolvere lo scisma prodottosi all'interno della Chiesa a seguito del trasferimento della curia da Avignone a Roma. Figlio di Agapito Colonna signore di Genazzano e di Caterina Conti (a sua volta figlia di Giovanni Conti e di Margherita Colonna), nato a Genazzano "capitale" dello stato feudale paterno non lungi da Roma, nel 1368, apparteneva ad una delle più antiche ed importanti famiglie di Roma. Studiò all'Università di Perugia. Divenne protonotario apostolico sotto papa Urbano VI; poi uditore papale; quindi fu nominato il 12 giugno 1405 cardinale diacono di San Giorgio in Velabro da papa Innocenzo VII. Fu anche amministratore della sede suburbicaria di Palestrina dal 1401 al 1405 e per un breve periodo nel 1412. Nell'estate del 1408 abbandonò Gregorio XII e nel 1410 fu uno dei delegati dell'antipapa Alessandro V all'audizione dell'appello portato al papato da Jan Hus. Ebbe sempre parte nell'attività conciliare durante l'elezione dei due antipapi Alessandro V e Giovanni XXIII (XXII). A quest'ultimo fu sempre fedele, fino a Costanza, fino alla sua sconsiderata fuga. Egli fu eletto unanimemente papa dopo un conclave di tre giorni, l'11 novembre 1417 nel giorno di San Martino, durante il Concilio di Costanza da un conclave formato da ventitré cardinali e trenta delegati del concilio, che, dopo aver deposto l'antipapa Giovanni XXIII (Procida, secondo altri Ischia, ca. 1370 - Firenze, 22 dicembre 1419; poi ignorato nella storiografia vaticana), avevano manifestato molte perplessità sulle rivendicazioni di Gregorio XII nel suo conflitto con Benedetto XIII. Benedetto fu deposto contro la sua volontà mentre Gregorio, riconosciuto ancora come unico e vero papa dai più, fu convinto ad una onorevole abdicazione. L'elezione di Oddone (che scelse il nome Martino in quanto eletto il giorno del santo), che si considerava successore di Giovanni XXIII, mise la parola fine allo Scisma d'Occidente. Durante il suo pontificato, tentò di riedificare e ripopolare l'antica città di Ferento nella Tuscia viterbese distrutta dai viterbesi nel 1172. Fu stimato per la sua moderazione, cultura (nel 1425 fondò a Lovanio la più antica università cattolica tuttora esistente), rettitudine e abilità nel trattare, ma fallì nell'ottenere, come avrebbe potuto, l'onore di diventare un Papa riformatore. Il suo primo atto, dopo l'elezione, fu pubblicare una nota che confermava tutti i regolamenti dei suoi predecessori riguardanti la cancelleria pontificia, regolamenti che erano da tempo oggetto di giuste lamentele. Quando le "nazioni" del concilio spinsero i loro piani di riforma, Martino propose un piano in gran parte alternativo, e alla fine entrò in negoziati per concordati distinti, vaghi ed illusori, con Germania, Inghilterra e Francia. Martino lasciò Costanza alla chiusura del concilio (maggio 1418), ma viaggiò lentamente attraverso l'Italia: Torino, Pavia, Milano, Mantova (ospite di Gianfrancesco Gonzaga sino al febbraio 1419), Ferrara, Ravenna, Forlì, Firenze; qui si soffermò quasi un anno e mezzo, e non si avventurò ad entrare a Roma fino al settembre 1420, quando il suo primo compito fu cercare di ristabilire la prosperità e l'ordine ai quali la città era diventata estranea. Nel frattempo, si era tenuto a Forlì, nel 1418, un celebre concilio ebraico, che aveva deciso di inviare a Martino V una delegazione con la richiesta di abolire la legislazione antigiudaica voluta dall'antipapa Benedetto XIII (Etsi doctoribus gentium). Martino ne accolse le richieste. In accordo con il decreto di Costanza, confermato da lui stesso, che prevedeva che si dovesse tenere un concilio ogni cinque anni, nel 1423 Martino ne convocò uno che si riunì a Pavia e successivamente a Siena; la partecipazione fu abbastanza scarsa, e la circostanza diede al Papa il pretesto per scioglierlo non appena giunse alla conclusione che «l'unione interna della Chiesa per mezzo della riforma deve avere la precedenza sull'unione esterna». Il concilio venne rinviato per sette anni e si riunì infine a Basilea; poco dopo l'apertura Martino morì per un colpo apoplettico, il 20 febbraio 1431.


Stato: Commonwealth of Dominica

Data: 05/09/2000

Emissione: Papi

Dentelli: 13¾ x 13¾

Filigrana: Senza filigrana

Stampa: Offset

Stato: Vatican City

Data: 24/03/1998

Emissione: I Papi e gli Anni Santi

Dentelli: 13¾

Tiratura: 450.000

Stampa: Offset

Bozzettista: I.O. Fantini